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giovedì 28 aprile 2016

Ciao. Io non vi conosco...

Ciao. Io non vi conosco e voi non sapete chi sono io. Partiamo subito dal presupposto che io non uccido,non mi drogo e men che meno spaccio droga, armi o vendo persone. Questa lettera la scrivo per farvi capire a che punto siete arrivati. Siete criminali senza scrupoli, pensate di non aver niente da perdere ma tutto da guadagnare, siete impavidi, vi credete immortali perché ormai siete in tutto il mondo e perfino la polizia ha paura di voi… Voi uccidete…soprattutto persone che, come dite voi,”hanno visto troppo” vi arricchite alle spalle della povera gente, a cui fate pagare i famosi “pizzi” che ogni volta sono più alti e se non vi pagano voi sparate, sparate senza esitare…Vi chiedono un prestito e ve lo fate restituire con interessi stratosferici….Prendete poveri bambini dalla strada e fate loro dei “lavoretti” e li iniziate alla malavita, derubando il loro futuro…Tirate su cocaina dalla mattina alla sera, entrate e uscite di galera, rapite ragazzini e li costringete con la violenza a prostituirsi e poi i soldi ve li prendete tutti voi. Vendete droga a ragazzi che hanno meno di 14 anni…Girate sempre armati di  pistole e coltelli. Io avrei una sola domanda da farvi:perché? Per i soldi? Per il potere? Per l’onore? Per le soddisfazioni? Per obbedire ai vostri boss? Quante persone avete ucciso? Non vi vergognate mai? Pensate mai a questo? Pensate a quelli a cui avete tolto la vita? Alle persone che non potranno mai più giocare con i loro figli?  Che non vedranno mai i nipotini? La vita è una sola e non va sprecata.



Post di Giulio della classe 3A

Traffico di minori

Il mondo non è perfetto, gli uomini non sono perfetti e alcune volte commettono errori davvero gravissimi. Per me non ha senso far lavorare un bambino, non lo trovo normale; i bambini devono andare a scuola,imparare cose nuove, giocare, istruirsi, avere degli amici. Purtroppo nei paesi più poveri questo non succede e i bambini sono costretti a lavorare, a spezzarsi la schiena in due per pochi spiccioli. Questi bambini dovrebbero avere gli stessi diritti degli altri. Alcune bambine sono persino costrette a prostituirsi in cambio di soldi e gli uomini che ci vanno si dovrebbero vergognare… Il traffico di minori è un reato gravissimo ed è un fenomeno in continua espansione. Io mi ritengo molto fortunato perché ho una casa, una famiglia, vado a scuola, ho degli amici, ho da mangiare e da bere, insomma ho tutto e soprattutto ho dei diritti. Se ci penso sto male per quei bambini e penso ancora a quanto sono fortunato. Pensavo che il mondo fosse diverso, ma non è così, è pieno di cattiveria ed egoismo e si dovrebbe combattere più seriamente contro queste ingiustizie.




Post di Emanuele della classe 3 A

I diritti dei bambini

I diritti dei bambini sono violati in molti paesi del mondo, infatti bambini e ragazzi sono costretti a lavorare e spesso muoiono per l’eccessivo sforzo e le varie attività che il loro corpo non riesce a sopportare. I bambini vengono spesso usati per commettere crimini, come vendere droga o compiere furti.
A volte, vengono usati come soldati, obbligati ad andare in guerra, storditi con droghe e per questo vengono fatti rapimenti di massa oppure vengono minacciati e picchiati.
E’ anche molto grave il fenomeno della schiavitù. Molti minori vengono rapiti, venduti dalle famiglie perché non hanno i soldi e destinati alla prostituzione e alle adozioni illegali. Questo fenomeno è diffuso in Cina, Argentina, Sudafrica, Olanda, Germania e Italia.
Il lavoro minorile coinvolge sia i bambini che le bambine e attualmente i minori che lavorano sono 250 milioni. Ai bambini è negato il diritto di andare a scuola, giocare con gli amici, avere l’affetto dei genitori e sono costretti a lavorare molte ore al giorno a contatto con materiali pericolosi, rendendoli vittime di incidenti anche mortali. Sono usati per lavorare in fabbriche clandestine per produrre tappeti, palloni e tante altre cose senza ricevere niente, neanche la libertà perché se non svolgono il lavoro previsto vengono puniti e picchiati… Secondo me, lo sfruttamento minorile è una vera indecenza perché far lavorare o, per meglio dire, sfruttare i bambini, rovina la loro vita, fa perdere loro la speranza, la speranza di poter vivere una vita felice, fatta di giochi, scuola e di amore da parte della famiglia, fa perdere loro la speranza di una vita vera.



Post di Ludovica della classe 3 A

mercoledì 27 aprile 2016

Bambini sempre più digitali ma attenti alla solitudine

Benvenuti nell’era"digitale”, quella scandita da “io sono connesso, quindi esisto”, diventato ormai una priorità, un bisogno assoluto di una società innervata dai più disparati marchingegni tecnologici che rischiano di confinarci tutti in un recinto, un’agorà virtuale dove le persone comunicano molto, ma dialogano poco rischiando così di non comprendersi.
Amo la scienza, il progresso e l’innovazione tecnologica ma temo che un loro abuso possa trasformarci in un “dettaglio”, un banale dispositivo, per dare il via a una nostra progressiva disumanizzazione. Il cervello, così sollecitato, apprende e si adegua assumendo via via una nuova configurazione, assetto per diventare più digitale che può: rapido, efficiente, con circuiti neurali ultraveloci e sempre pronto a dare risposte, ma con meno empatia e tempi di riflessione. E’ questa la nuova ideologia che, inarrestabile, avanza e riguarda soprattutto i più giovani provvisti ormai di un “cervello digitale”, quello a trazione anteriore che rischia di non cogliere il nesso, la relazione causa-effetto dei loro gesti, azioni e conseguenze.
Se un mostro sacro come Steve Jobs, uno dei creatori, protagonisti indiscussi di questa rivoluzione tecnologica si spinse a proibire ai suoi figli l’uso di questi infernali strumenti nelle mura domestiche, c’è da riflettere.
Trovo indecente, inquietante vedere bambini spesso pienamente equipaggiati, in possesso di articoli tecnologici, già pronti e allevati a scalare l’intera filiera digitale pur di farli sentire omologati e connessi. A questa età il loro cervello è particolarmente sensibile e vulnerabile agli stimoli e alle sollecitazioni esterne di qualsiasi natura, perché impegnato nel compiere importanti tappe, passaggi evolutivi, per giungere poi a quello che sarà il cervello definitivo, provvisto di quell’equilibrio fondamentale tra il pensare e l’agire.
Può far comodo, a volte, disporre di una “badante digitale” che garantisce una identità artificiale, metallica, ma poi il prezzo che si rischia di pagare è quello di favorire la comparsa di disturbi, comportamenti bizzarri e una inspiegabile solitudine. E quando si è soli e soprattutto piccoli, il pericolo di cadere in qualche trappola o tentazione è sempre in agguato.


Articolo di Rosario Sorrentino pubblicato sul Corriere della Sera del 20 aprile 2016

sabato 16 aprile 2016

Droga a scuola. L'età che si abbassa.

“La droga a scuola è la nuova piazza della droga: un ragazzo su tre sotto i 15 anni ha provato una sostanza stupefacente. E’ una vera emergenza che va affrontata, con controlli ed educazione”. Il sottosegretario del ministero dell’Istruzione  Gabriele Toccafondi lo dice chiaramente:”La droga a scuola c’è, inutile negarlo”. E il caso del liceo Virgilio di Roma con i carabinieri  in cortile a ricreazione per arrestare uno studente spacciatore “purtroppo non è l’unico, anzi conferma un’emergenza che c’è da tempo in tutte le scuole d’Italia”.
Appena un mese fa durante un controllo al liceo Bassi di Bologna, i carabinieri hanno trovato 2 grammi di hashish in un bagno. Anche lì, come al Virgilio di Roma, gli studenti non hanno gradito e protestato. E proprio ieri a Tesero, Val di Fiemme (Trento), un 18enne è stato arrestato per aver spacciato droga ad un compagno di scuola minorenne. Il ragazzo è accusato di vendita di stupefacenti anche in altre scuole. “A sentire tutte le proteste di studenti e genitori-dice il sottosegretario Toccafondi- sembra che il problema siano i poliziotti e i cani antidroga a scuola, ma è sbagliato demonizzare i controlli e le persone in divisa quando nelle scuole non girano più solo droghe leggere ma pasticche, anfetamine e cresce il consumo di sostanze sconosciute”.
Ma comunque la cannabis resta la “preferita”: ne fa uso abituale il 26% degli studenti. Nelle scuole della provincia di Firenze, racconta Toccafondi, da un anno è partito un progetto sperimentale che prevede controlli da parte delle forze dell’ordine insieme con incontri di educazione per i ragazzi: “Arrivano medici,esperti dei centri Sert ma anche ex tossicodipendenti:testimonianze dall’alto ma anche da pari a pari”. Un esperimento locale “che potrebbe essere esteso a tutte le scuole d’Italia”, dice Toccafondi. “Di droga si deve parlare a scuola, i ragazzi vogliono sapere, ma noi-sottolinea la preside del Virgilio Irene Baldriga- abbiamo bisogno di aiuto, non può essere solo una questione del Virgilio”. E ieri mattina molti presidi e prof e genitori hanno partecipato al “caffè solidale “ davanti alla scuola in appoggio alla dirigente:” Mi ha fatto piacere, la mia è solo una battaglia per la legalità”.


Articolo di Claudia Voltattorni dal Corriere della Sera del 6 aprile 2016

sabato 9 aprile 2016

Il Trenoverde di Legambiente

Lunedì 14 marzo ci siamo recati alla stazione di Pesaro per visitare la mostra allestita nel Trenoverde 2016. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone a non danneggiare l’ambiente. Gli ambienti sono tutti i luoghi che noi occupiamo: la nostra casa, i parchi e gli spazi pubblici in generale. Bisogna rispettare l’ambiente perché è il posto in cui viviamo.
Tutti i comportamenti dell’uomo hanno un impatto sull’ambiente, per esempio l’effetto serra. Attorno al nostro pianeta ci sono dei gas, i gas “serra” che lo avvolgono come un” imballaggio”. Questi gas fanno in modo che alcuni raggi, una volta entrati nell’atmosfera restino intrappolati; ed è proprio questo che ha reso il clima sulla Terra favorevole alla vita e ha permesso lo sviluppo dell’uomo. Quando questi ha cominciato a produrre quantità enormi di anidride carbonica, questa ha “ispessito” l’atmosfera facendo aumentare l’effetto “serra”con conseguente surriscaldamento globale e mutamenti climatici.
L’anidride carbonica viene prodotta bruciando combustibili fossili. Il 70% dell’energia che usiamo deriva direttamente o indirettamente dal petrolio, dal carbone e dal gas naturale. Solo il 30% da fonti rinnovabili come il solare, l’eolico, la biomassa, la geotermia.
Bisognerebbe riciclare di più per aumentare la produzione di anidride carbonica. Nel treno verde il pavimento era formato da pneumatici delle auto che possono essere usati anche per fare dossi artificiali, piste ciclabili, parchi giochi…
C’è un tessuto il “pile” che è prodotto partendo dalla bottiglie dell’acqua minerale.
I mezzi di trasporto più sostenibili,che non danneggiano gravemente l’ambiente,sono la bicicletta e il treno. L’autobus è più sostenibile dell’automobile che spesso trasporta una sola persona.
La mostra allestita nel treno verde dimostra la validità dello slogan dell’associazione Legambiente: “Pensare globalmente ed agire localmente”




Post di Lucia della classe 2 A